“Vivo con la sclerosi multipla e mi sento stanca e priva di forze. È psicologicamente doloroso. Mi piace disegnare, in particolare con i pennarelli e ho iniziato a farlo la prima volta che ho appreso della mia malattia. Nella mia opera prevale l’arancione come colore simbolo dell’ottimismo, ma tutti i colori sono meravigliosi!”

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“Mi hanno diagnosticato la colite ulcerosa nel 2006. Da quel momento sono seguiti più di 10 anni di dolore, ansia, depressione, ricoveri in ospedale, medicinali da prendere, interventi chirurgici, rischiando persino di morire. Ma allo stesso tempo sono arrivati anche il risveglio, la consapevolezza, la gratitudine e la sopravvivenza. Creo dipinti da condividere con il mondo per sensibilizzare le persone sul tema della colite ulcerosa, delle malattie croniche e della salute mentale. Ho chiamato quest’opera ‘Oppressione’. Ho creato quattro opere, all’interno di una serie chiamata ‘Ritratto di una paziente’. Gli Expression Days sono una straordinaria opportunità per raggiungere un pubblico ancora più ampio. Sono lieta di farne parte.”

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“Ho 66 anni e ho sviluppato la psoriasi quando ne avevo 35. Ho imparato a lavorare a maglia e a ricamare all’età di 12 anni. Per questo, mi fa sempre piacere lavorare a maglia e a punto croce. Quando ricamo, riesco a controllare l’emotività e lo stress, liberando la mente e calmando il corpo.”

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“Ho partecipato agli Expression Days per dimostrare che si può creare arte da qualsiasi ferita o dolore. Noi siamo arte. Completamente arte. Non solo una piccola parte di noi. Ritengo che l’arte abbia il potere di guarire, di cambiare, di trasformare le vite.

Il processo di convivenza con una malattia autoimmune è difficile. Diventa parte di te. Questo dipinto è un grido tanto disperato quanto impotente. L’impossibilità di cambiare… a volte grido perché non posso cambiare il passato, a volte grido perché fa male, a volte grido perché mi manca qualcuno e a volte grido perché amo. Il punto non è avere la psoriasi, ma doverla affrontare per tutta la vita. È una parte di me ora. So che migliorerà e a volte peggiorerà, ma ci sarà sempre. L’unica cosa che posso fare è imparare a conviverci.”

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“La sindrome di Sjögren è una malattia sistemica. Oltre agli occhi secchi e alla mancanza di salivazione, questa malattia causa affaticamento e debolezza, dolore articolare e problemi neurologici. La diagnosi è arrivata durante la mia seconda gravidanza nel 2018, ma ne avevo avuto I primi sintomi già durante la prima gravidanza nel 2012.

Il soggetto che ho dipinto ritrae la vita di qualcun altro, descrivendo allo stesso tempo la mia. Si tratta della mia amica che ha dato alla luce un bimbo più o meno insieme a me. L’idea che lei ha di sé risveglia in me la sensazione di un certo vuoto nella mia vita.

Ecco perché per me è importante un ulteriore livello di comunicazione, in cui posso raffrontare dei momenti della mia vita con quelli di quest’altra persona ed avere un’immagine più nitida di me.”

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“La mia opera è sulle note del turchese, un mix di verde e blu, per trasmettere le energie di terra e acqua, nonché del cuore e della comunicazione.

Convivo con la malattia di Hashimoto e sono psicologa clinica e psicoterapeuta. Attualmente, i miei sintomi sono notevolmente diminuiti, grazie alla mia autoanalisi e al mio lavoro psicoterapeutico di gestione dei traumi.”

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“Vivo con le mie malattie autoimmuni, ormai ci ho fatto l’abitudine. Mi hanno insegnato ad essere sensibile e comprensiva, ad amare e ad aiutare il prossimo, anche semplicemente ascoltando. E, cosa più importante, a non arrendermi mai. I miei cari hanno bisogno di me, mi vogliono al loro fianco e devo essere forte. Il dolore non si può misurare e, soprattutto, è mio.”

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“La mia opera è una foto e un autoritratto che ho realizzato. Penso che il verde simboleggi la natura e la speranza.

Soffro di malattia di Crohn grave da quando ho 7 anni. Soffro anche di spondilite anchilosante, psoriasi e altre patologie.

Il sintomo che avverto di più è la sensazione di affaticamento ogni giorno, che influisce sulla mia vita sociale e professionale. Quando posso, cerco di godermi i piccoli momenti di semplicità della vita. I dolori fisici e morali sono difficili e cerco di vivere giorno per giorno per dire la verità.”

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